La Via Mala

Descrizione

Il torrente Dezzo, che scende dalla Valle di Scalve a monte di Angolo Terme, prima di confluire nel fiume Oglio si apre uno strettissimo passaggio tra pareti rocciose costituite da dolomie e calcari triassici ricchi di fossili, scorrendo in profondità selvagge, e formando suggestive cascate.
Questo canyon è percorso dalla strada statale 294 "Via Mala", (così denominata per le analogie con quella più celebre di una vallata svizzera dei Grigioni) ricavata parte in galleria, parte tagliata nella roccia sul lato destro del torrente.
Iniziata nel 1861 per volere dei camuni interessati su progetto dell'ing. Fiorini di Darfo, la strada, all'epoca davvero opera grandiosa in relazione alla difficile situazione geologica, venne termina nel 1867. Il tracciato originario, piuttosto esposto e pericoloso per caduta di massi e valanghe, è stato in parte progressivamente dismesso negli ultimi 20 anni a seguito della costruzione di nuovi tronconi di galleria che consentono una migliore e più sicura percorribilità della strada.
La zona è molto ricca di acque e copiosissime sorgenti scaturiscono direttamente dagli strati rocciosi, creando in molti casi concrezioni calcaree (sorgenti pietrificati) che inglobano muschi ed erbe, alcune delle quali appartenenti a specie piuttosto rare.
Lungo la valle sono presenti alcune centrali idroelettriche ed i loro impianti costituiscono un singolare motivo di richiamo.
D'inverno, nonostante i 700 metri di quota, quando la temperatura si mantiene parecchio tempo sotto zero, nei tratti in cui la strada è scavata nella viva roccia, si formano sui bordi a valle enormi stalattiti di ghiaccio, mentre, sulle pareti del canyon, numerose e spettacolari calate ghiacciate.
La forra del Dezzo è oggetto di molteplici attività sportive: canottaggio fluviale, arrampicata su roccia e su ghiaccio, pesca (è campo nazionale di pesca alla trota).